Note di regia

I DUE STILI TEMATICI

I due personaggi (Giovanni e Valentina) sono associati a due stili fotografico/sonori differenti e contrastanti.

PRIMO TEMA STILISTICO – Giovanni – simbolo: il quadrato
Riprese a camera fissa, con prevalenza di inquadrature frontali, senza triangoli prospettici. Composizione geometrica e seriale con predominanza del campo medio. Immagini di bellezza fotografica, pura e statica.
Montaggio discontinuo, a singhiozzo, con salti temporali (pennellate narrative senza vera e propria continuità).
Vittoria dell’immagine sul suono.

SECONDO TEMA STILISTICO – Valentina – simbolo: il cerchio
Riprese a camera in movimento continuo. Predominanza di piani sequenze, anche accostati. Il movimento di macchina predomina sulla composizione. Abbondanza di primi piani, dettagli, quinte ed immagini a più piani focali.
Montaggio continuo, con pochi stacchi impercettibili.
Vittoria del suono sull’immagine.

 

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LA FORMA

La forma di questo cortometraggio si ispira alla forma musicale della sonata classica, con la presentazione di un primo tema (tradizionalmente assertivo e positivo), di un secondo tema (con carattere più fluido e melanconico) e di un successivo momento di incontro e integrazione dei due temi.

Per approfondimenti sulla forma sonata vedi più sotto.

 

 

LA STORIA

La storia è minimalistica, appena accennata, sussurrata. Si basa sulla descrizione simbolica dei due personaggi e sulla valorizzazione delle piccole cose. Lo stile generale dovrà riuscire a creare il silenzio interno allo spettatore, necessario a percepire una narrazione raccontata sottovoce.

 

 

IL TEMPO

Le giornate narrative sono molto corte. Sono compresse in poche ore.
La stagione è indefinita (estate con le gionate corte).
Il tempo è un presente indefinito, senza particolari richiami ad un’epoca precisa.

 

 

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LA SORDITÀ

Giovanni è affetto da ipoacusia neurosensoriale moderata dovuta ad una lesione dell’orecchio interno. Giovanni non percepisce la maggior parte dei suoni linguistici a livello di conversazione. I suoni non sono solo ovattati, ma sembrano anche soffocati o confusi. Risulta difficile distinguere un suono da un altro e interpretare il significato delle voci e dei suoni.

La musicoterapia costruisce una relazione del sordo con i suoni. Nei casi di sordità grave utilizza la percezione tattile delle vibrazioni sonore.

 

ESPERANTO

Valentina viene da lontano. E’ straniera, ma di provenienza indefinita. Non va identificata con nessuna etnia in particolare.

L’esperanto è la lingua che meglio sfugge ad una definizione nazionale. Infatti questa lingua è stata pianificata ed inventata a tavolino (in Polonia nella seconda metà dell’800) per far dialogare pacificamente la gente di nazioni diverse con una seconda lingua semplice ma espressiva, appartenente all’umanità e non a un popolo.

 

APPROFONDIMENTI SULLA FORMA SONATA

Trovo particolarmente suggestiva la descrizione della forma sonata tratta da RICCARDO NIELSEN (1961). Le forme musicali Bongiovanni editore, Bologna

pp 251-252

Delle tre parti in cui si divide la Sonata classicamente intesa,
la prima, l’esposizione in quanto “espone” i due temi nella loro ideale antitesi, resa anche evidente dalle due tonalità diverse in cui i due temi sono posti, è del conflitto ancora in potenza la sintesi espressa nella tematica e, come tale, creazione intuitiva;
la seconda parte, l’elaborazione o sviluppo rappresenta la convulsione di questo mondo tematico, il conflitto in atto che si manifesta nell’opposizione dei singoli elementi costitutivi dei temi, che fra loro si urtano, si sovrappongono, emergono l’uno sull’altro, dunque dispiegamento analitico di quanto nella prima parte era stato esposto e perciò atto squisitamente intellettivo;
la terza parte, la riesposizione o ripresa, ripetendo la prima parte nasce da una necessità di logica formale che esige un ritorno al punto di partenza che però, avvenuta la catarsi, non potrà più opporre i due elementi tematici l’uni all’altro, ma dovrà concicliarli in un’unicità tonale che sarà quella della tonalità d’impianto nella quale si compie anche la cadenza conclusiva.

pp 41-42

[...] la forma classica della Sonata in cui domina incontrastato il principio dell’antitesi: ad un primo tema energico e ritmicamente ben profilato si contrappone un secondo tema d’indole melodica e cantabile e contrastante col primo anche in campo armonico trovandosi alla Dominante o al relativo maggiore se la tonalità d’impianto è in minore; il carattere modulante degli sviluppi viene rafforzato con l’allargamento del cerchio tonale; i temi vengono selezionati ed i motivi elaborati svolgendo tra loro “un gioco più o meno serrato, d’indole agogica, drammatica” in modo da far apparire l’inizio della ripresa come un nuovo contrasto, in quanto risoluzione del conflitto che si placherà anche in campo armonico non abbandonando più, essa ripresa, il tono principale. Dunque la Sonata è la forma drammatica per eccellenza della musica istrumentale perchè imperniata sull’opposizione di due elementi fondamentali dovrà esprimere l’inevitabile conflitto.

 

I sandali della ragazza sono de IL PANTOFOLAIO Calzature di Rigato Giuseppe via Umberto I, 84 PADOVA

I sandali della ragazza sono de IL PANTOFOLAIO Calzature di Rigato Giuseppe via Umberto I, 84 PADOVA